venerdì 24 novembre 2017

Tesla: la fine dell'imprenditore guru-illusionista,e della tecnologia-magia da Luna Park

Ogni bull market ha un suo simbolo,una sua forza trainante una sua dimensione.
Questo mercato toro (ndr per chi non lo sapesse il mercato toro è quello in crescita,nozione scontata per molti ma io mi rivolgo anche un pubblico non necessariamente formato economicamente ) ha avuto come simbolo Steve Jobes.
Mentre qua in Italia gli imprenditori erano fermi al concetto-format di masterchef,per cui bisognava assomigliare il più possibile a Carlo Cracco, essere inutilmente cattivi e offensivi e ostentarlo,negli Usa scattava l'era dell'imprenditore guru.
Mentre da noi si cercava di colmare questa lacuna eleggendo Briatore a modello imprenditoriale,perchè era un Carlo Cracco che non faceva il cuoco,negli Usa spopolava Steve Jobes.
La storia dell'imprenditore guru è più o meno questa,per 20 anni è un nerd maniaco della perfezione che ostacolava l'azienda perchè creava prodotti di indubbia qualità ma fuori mercato,tenuto in vita da dei nerd,unici compratori del prodotto (detesto il termine,ma devo utilizzarlo) che erano in sostanza dei protoseguaci dell'azienda setta e del suo guru Steve Jobes.
Per un pò sopravvive grazie al fatto che nel consiglio di amministrazione lo allontanano e cercano di mediare fra le sue esigenze di maniacale perfezione e la possibilità di reggere la concorrenza del mercato.
Un pò come Mao quando venne isolato dagli altri comunisti, Jobes comprende che per ritornare padrone dell'azienda deve lanciare una rivoluzione culturale e così lancia il touch screen.
Il resto è storia nota,da roba da nerd diventa status symbol irrinunciabile per ragazze ricche che si affrettano a comprarlo per metterlo nelle custodie rosa,con i brillantini o con addirittura le orecchie da coniglietta.
Creati clienti donne giovani e ce l'hai fatta,hai sfondato,hai raggiunto il ''core'' del mercato.
Torniamo a Steve Jobes,lui è più cattivo di Carlo Cracco e Briatore,quelli che l'hanno conosciuto sanno che una riunione con lui non era una lezione di yoga,ma qualcosa di simile alle riunioni dei generali con Hitler nel bunker di Berlino del 1945,sfuriate in cui i generali ogni tanto tentavano a capo chino di replicare,'' mein furher'' dando ancora più benzina al fuoco inesausto di furia del furher.
Solo che Hitler ha perso la guerra,Steve Jobes l'ha vinta.
E si è guardato bene dal ''fare il cattivo'',anzi ha veicolato l'immagine di hippy prestato alla silicon valley che va a comprare il cibo biologico ai mercatini di San Francisco.
Scrive autobiografie che sono autoagiografie,il suo rapporto col pubblico è quello di un telepredicatore,la sua azienda una chiesa.
Indubbiamente si è fatto da solo,questo gli va riconosciuto,certo ha parassitato alcuni colleghi più dotati come Steve Wozniak che sono conosciuti solo dai nerd e non dalle giovincelle che mettono l'ultimo I-phone nella borsetta di Prada.
La cosa strana è che in Italia tutti i raccomandati di ferro che hanno la coda di paglia,giocano a fare gli Steve Jobes,da Matteo Renzi,all'ultimo raccomandato 21enne eletto in Sicilia coi voti mafiosi del papà che non ha mancato di citarlo,stay hungry ,stay foolish.
Ma consegnato il brand Apple nell'empireo del ''paradiso delle signore'', l'era del capitalismo degli imprenditori guru sta per tramontare,e con essa il bull market da essi cavalcato.
E veniamo al caso Tesla-Elon Musk.
Tesla non è un'impresa: è una setta,una religione e Elon Musk ne è il guru.
La capacità di questi individui è di aver individuato una tendenza:scomparsa la credenza della magia e del soprannaturale,del miracoloso,la gente carica di valenze magiche la tecnologia la quale smette di essere quello che è,ovvero nuove soluzioni per ottimizzare le risorse,per diventare una sorta di luna park in cui ci si può abbandonare fanciullescamente alla sua magia.
Le macchine Tesla sono giocattoli,si aprono come la macchina di batman,sfruttano l'accelerazione dell'elettrico per fare battere le mani alle vecchiette che vengono immortalate nel loro stupore nei video su youtube dei tesla-devoti.
I punti fondamentali che qualsiasi amante della tecnologia razionale e non da Luna Park vengono evasi:
Se tutti quanti avessimo una Tesla quanto verrà a costare l'energia elettrica,come verrà prodotta l'energia necessaria ad alimentare le batterie della Tesla,come si riuscirà a compensare gli squilibri di tensione vertiginosi quando i lavoratori torneranno a casa e metteranno in carica il giocattolo Tesla?
Vi rendete conto che per avere tutti l'auto elettrica saremo costretti a tornare a illuminarci a lume di candela perchè accendere una lampadina diventerà costosissimo?
Questo non fa futuro?
Non fa Luna Park?
Il problema è che non solo Elon Musk ha evaso questi problemi,ma non si è neanche curato di mettere in campo le forze necessarie per produrre questo giocattolo in dimensioni un pò più grosse.
Delle 200000 Tesla prenotate dei fedelissimi ne sono arrivate solo il 10% perchè dice lui,c'è un collo di bottiglia.
No non c'è un collo di bottiglia,c'è la mancanza di cultura tecnica che è appunto razionalizzazione delle risorse,necessaria per fare qualcosa su scala di massa.
E se Steve Jobes se l'è cavata perchè era un dritto e ha messo su un esercito di schiavi che assemblano i suoi giocattoli,Musk è rimasto nel suo paese dei balocchi e non riesce a produrre più che poche migliaia di auto all'anno.
Piene di difetti per giunta.
Con i soldi con cui ti compri una Tesla ti puoi comprare macchine che hanno una qualità incomparabilmente alta,ma che non fanno Luna Park.
Viviamo in un mondo strano,predire il futuro è difficile perchè ciò che sembra più utile a fare predizione,ovvero la razionalità,cozza con l'irrazionalità fondamentale dell'uomo.
Tesla è in bolla,prima o poi le cose che ho scritto in questo post verranno scritte dai media mainstream,ma per ora il Luna Park continua.
Elon Musk ha lanciato il nuovo camion elettrico.
Mamma mia il futuro che arriva!
Ma scusate CHE SENSO HA UN CAMION ELETTRICO?
E' il problema del capitalismo,al quale è estranea una parola:pianificazione.
La pianificazione può solo essere fatta dallo stato.
Se l'auto elettrica dovrà diventare un fenomeno di massa non lo può decidere un'imprenditore guru e la sua setta,ma uno stato che riorganizzi la sua rete elettrica in funzione del progetto.
Impresa costosissima che nessun privato può permettersi di sostenere.
Ma Elon lancia il camion elettrico,e il tg 5 ci fa il servizio.
Il punto è molto semplice,la Svizzera ha già optato per la soluzione elettrica,ma su rotaia.
La Svizzera che è uno stato nazionale piccolo efficiente e razionale ha deciso che il 90% della merce deve viaggiare su rotaia,ovvero su elettrico.
Solo che la cosa non fa ballare le nonne,non fa Luna Park,non c'è nessuno a stupirsi dell'accelerazione dell'elettrico perchè sono almeno 60 anni che ci sono treni elettrici che hanno accelerazioni straordinarie.
L'elettrico trasporta merce su gomma è di una totale idiozia.
Che te ne fai dell'elettrico su gomma?
I pneumatici hanno un attrito superiore alle rotaie.
I TRENI ELETTRICI ESISTONO GIA' E ASSOLVONO BENISSIMO ALLA LORO FUNZIONE.
Solo che il guru aveva bisogno di far battere le mani alla nonna,ora qualcuno si comprerà il Tesla Truck e farà un video su youtube in cui dimostrerà che accelera come una Ferrari (quella sì vero gioiello di tecnologia).
Si ma al di là del Luna Park da un punto di vista ''razionale'' che senso ha?
Dal momento che l'energia per mandare avanti un Tir è ancora maggiore di quella necessaria a un'auto il giocattolo si fa  ancora più grossa e se una nazione deve investirci sopra trasformando la propria rete elettrica,tanto vale che a quel punto investe sulla rotaia.
Ma questi problemi in casa Musk non si pongono.
Da una parte si è portati a pensare che lo stato sia una cosa inutile,ma che ovviamente debba scucire i soldi per il Tesla truck.
Anche se non gli conviene.
Perchè lo stato è parassita,e il privato efficienza.
Perchè gli uomini del nostro tempo sono orfani del magico,e allora investono sulla tecnologia,le aspettative di un pubblico nei confronti dell'illusionista.
Vogliono magia,giocattoli e un mondo simile a Star Treck,ma la tecnologia non è questo.
Vengo a sapere addirittura che un gruppo di scienziati della Silicon Valley ha creato un nuovo culto:
quello di un computer superintelligente dal quale farci governare.
Questa gente ha una mentalità religiosa,non tecnica.
Primo Levi in la tavola periodica aveva intuito che il tecnico lo scienziato ha un rapporto ''animistico'' con la scienza,così ogni elemento ha uno spirito rappresentato da una storia.
Ma la scienza e la tecnologia sono innanzitutto razionalità e se diventano religione presto o tardi si schianteranno con la realtà che hanno emarginato fuori dagli show in cui si esibiscono gli imprenditori guru-illusionisti.

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