domenica 6 novembre 2016

La luna d'autunno

La falce dell'astro notturno
illumina un cielo nero,
nero che più nero non può essere,
lavato dal vento e dalla pioggia
la compagna delle stelle
asperge dall'alto gocce bianche d'inquietudine,
le lacrime di diana,
raccolte in un catino d'argento
dal corteo di cacciatrici notturne
per realizzare un rito
alla luce dell'astro trascorrente
e propiziare la caccia nella notte
mentre i denti bianchi dei lupi
sono scintille mobili nel buio
riflessi dalla cupa volta notturna
della luce della luna
e dell'eterico e spettrale chiarore delle stelle.
I cani latrano al loro passaggio
il vento ulula fra i rami;
le foglie secche guardano tremule il cielo
traboccanti di timore
in attesa di rilasciare il loro ultimo sospiro
e perdersi nel vento notturno
che si impregna di foglie e di terra
tu lo senti soffiare gelido
non sai donde viene e dove va
dalle rocce del Tibet o dall 'Andalusia
per stormire nelle fronde degli alberi sopra di te
e viaggiare ancora accompagnando
il corteo di Diana
ai quattro angoli del mondo;
la luna d'autunno e il suo vento
portano via tutti i ricordi e le memorie del passato
e porta l'oblio della stagione morta
spegnendo gli ultimi grilli e le ultime cicale
che ricordano l'estate della giovinezza
fra le erbe gialle e le stoppie morte
si stagliano nitide
contro il cielo nero.

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